Wednesday, March 19, 2008

Lotta per la sopravvivenza: Teo e Linglese

La bestiaccia del mio bruder Teo si lancia in affermazioni al limite della battutona... del tipo: "cmq pretendo che tu faccio un post in cui affermi che non sono una bestia" ... detto fatto. A quanto pare la lotta tra Matteo e le lingue straniere continua senza sosta... In questo momento lui e Linglese sono nemici giurati... devo dire che per altro latino e greco danno man forte, ma restiamo in tema... Ne rimarrà un solo.. e non sono tanto convito che sia Linglese quello che rimarrà in piedi... A quanto pare il terreno di scontro é Shakespeare, per quanto riguarda i contenuti vanno via come il pane, e Teo se la sciala alla grande, poi però quando si tratta di tradurre... sono gioie e dolori..
"When shall we three meet again
In thunder, lightning, or in rain?"

Così inizia Macbeth. L'assassino si preoccupa, perché i suoi compari partono a destra e a manca in giro per il mondo.. un amica in Messico a fare la zapatista, gli altri a fare i cretini 6 mesi in Nuova Zelanda.. e lui invece no... Il tutto condito dai dilemmi esistenziali che tormentano l'animo d'entrambi... solo che lui ha l'eta giusta per essere tormentato, io invece sono in ritardo di una dozzina d'anni...

5 comments:

dariella said...

invece la tua lotta con LITAGLIANO non finirà mai:

"che tu faccio un post" (non credo sia farina del bruder)

"un amica in Messico" (arridaje, rivediti il ripassino: https://www.blogger.com/comment.g?blogID=23922424&postID=5056425056620866578)

i punti di sospensione dovrebbero essere sempre 3.

per cambiare discorso -che è mmmeglio- la motivazine della foto qual'è? mettici quella del fratellino!

Anonymous said...

invece é proprio farina sua... ed avevo già corretto "..che non sono una besti"

l'apostrofo é diventato obsoleto.. per nulla chic..
che si fottano i segni di interpunzione!

la "motifanzine" era "eccolo qui un super idiota"...

tanto perché é proprio il caso di dire che é "il bue che da del cornuto all'asino" o se preferisci "l’hôpital qui se fout de la charité"...
trovo molto più grave scrivere qual é con l'apostrofo..

Gli aggettivi tale, quale, buon, pover. Si può dire "un tal giorno!", si ha quindi un'apocope, e si deve scrivere "tal altro" senza apostrofo, come del resto afferma anche l'Accademia della Crusca...La regola sopraindicata per distinguere tra elisione e troncamento afferma che "qual è" deve essere scritto senza apostrofo (per via del fatto che la parola tronca "qual" compare davanti a consonante in espressioni come "un certo qual modo" o "qual buon vento") e così infatti affermano le principali grammatiche italiane (il Serianni e il Dardano-Trifone).

Anonymous said...

dato che appunto c'è stato un dibattito, seppur concluso da 500 anni, io non lo trovo così grave, per lo meno il mio apostrofo una logica ce l'ha.
Tu invece hai deliberatamente deciso di mandare tutti i punti di sospensione a farsi fottere (voglio sperare "simpaticamente")e deciso che l'apostrofo non è per nulla chic, così...

Se faccio la puntigliosa sulle questioni grammaticali è solo per rimanere in eMascassaminkia's style.
to' che ti ho pure sfornato una bella lezione di genitivo sassone...

comunque il mio intervento da buffona almeno è servito per mostrarci sto benedetto fratello e non sempre la solita fazza.

Eazye said...

Solita fazza da culo aggiungerei...


Promemoria personale..
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Stefano said...

ma che teneri...litigano come due fagiolini