Wednesday, February 27, 2008

Il tassista e l'Alzheimer

Stasera rientrando ascolto un messaggio di mio padre: "Fatti sentire che ti devo raccontare una storia a riguardo della nonna e del suo alzheimer e del tassista..." Ora, richiamo mio padre, e per fare lo splendido gli faccio : "Allora cos'é sta storia del tassista col l'alzheimer?". Risposta: "Spiritoso.. -attacca con la storia-" PREMESSA per capire la storia Mio padre era di rientro su Salerno, dove lavora, dopo un passaggio domenicale a Milano da mia nonna, 90 anni sto giro, che é bella persa, ma si ostina a voler vivere da sola (anche perché altre soluzioni non sono neanche lontanamente immaginabili), ed una tappa a Roma lunedì per festeggiare con Dona e il mio bro Teo, il suo 62simo compleanno, che tra le altre cose casca lo stesso giorno di Alex*(*é l'omino serio nel video), della madre di Sab e di... Paola Barsanti, a quanto mi dicono...
Story goes like this... a Salerno ci staranno si e no una trentina di taxi e mio padre, assiduo fruitore, ne conosce all'incirca venticinque e viceversa loro conoscono lui, l'altra sera capita con uno con cui capita spesso, che conosce da quando ancora abitava a Vietri, fuori Salerno; di lui sa che vorrebbe trasferirsi a Laveno, dove ci sono i suoi figli e i nipotini, per stare più vicino a quest'ultimi, di mio padre lui sa che frequentemente sale a Milano a trovare mia nonna, la sua anziana madre nella fattispecie e volendo anche per quanto riguarda il tassista che ovviamente pone la domanda di rito: "Dotto' e sua madre come sta?". A quel punto mio padre inizia a parlare dell'Alzheimer galoppante di mia nonna, ma si rende ben presto conto che il tassista é un po' perso allora incautamente s'addentra in una pericolosa spiegazione su cosa sia l'Alzheimer, sulla perdita della memoria quotidiana / corta, poi di quella lunga, la nozione spazio-temporale, dell'impossibilità di comprendere i ragionamenti logici tipo 2+2, dell'affiorare dei ricordi d'infanzia, e man mano che avanza nella dimostrazione si rende conto che il tassista cambia argomenti, non riesce a seguirlo, allora disperato e un po' sconcertato per farsi capire prova invano con l'esempio pratico: "é come non capire il concetto di serbatoio pieno o vuoto, ho fatto benzina ieri... ma la rifaccio oggi perché non me lo ricordo, e non posso spiegarti perché lo faccio perché non ne sono in grado"...niente .. Silenzio totale da parte del tassista... -forse non l'esempio più appropriato commento io-... GELO ASSOLUTO.... Vorrai mica vedere che pure il tassista c'ha l'Alzheimer?

Riflessione personale a posteriori: Al giorno d'oggi un tassista con l'Alzheimer supplisce la totale mancanza di una nozione spazio-temporale grazie all'utilizzo del GPS (spazio) e del tassametro (tempo).... e fa benzina tutte le mattine... ;)

e in questo momento stanno trasmettendo su France2 Au revoir les enfants di Louis Malle che io andai a vedere nel lontano 1987 con appunto mia nonna.

Tuesday, February 26, 2008

Luna's Song

Mi sono svegliato con questa canzone... In vero non é proprio così. Mi sono svegliato con questa sequenza 09:01 Jurassic 5 The influence 09:04 Clash London calling 09:08 Mattafix Skake your limbs 09:15 Marvin Gaye Let's get it on 09:19 Troublemakers Lemon e poi questa canzone, che m'ha ronzato in testa tutto il giorno, come spesso mi capita con Beirut.....
E non riesco a trovarla... Nemmeno il potente Hypem, nemmeno quella merda di g2p.org funziona... Ovvio basterebbe che io usassi un mulo od un torrente... Troppo easy...
Cmq si tratta di Philippe Solal feat. Lucas Reynolds - Luna’s Song
Philippe Solal, produttore dei Gotan Project, all'interno di un progetto che si chiama The Moonshine Sessions.
Se leggette il francese e volete saperne di più.... QUI

Ah dimenticavo... fa parte della soundtrack di Juno. No... Sto scherzando.. però ci sarebbe stata dentro...
AGGIORNAMENTO: ho chiesto al potente Zeno (che di prestigio ne ha da vendere). E 1 minuto e 45 secondi dopo ce l'avevo..

Monday, February 25, 2008

Back in the Days..

Ieri sera (si fa per dire.. tarda notte piuttosto) ripensavo ad questo post di Subliminalpop pregustandomi il concerto dei P di Maggio... e manco farlo a posta facendo zapping sono capitato sul seguente trittico di video: Unfinished Sympathy [mp3] (via Hypem) dei Massive Attack, Glory Box (Live in Roseland NYC... che non ha certo bisogno di presentazioni) dei Portishead e Evolution Revolution Love (feat. Ed Kowalczyk & Hawkman) di Tricky.



Please Fellas.. Chill and Enjoy..

La conoscevate la storiella del Ike's Rap II? "Portishead and Tricky both sampled music from this Isaac Hayes track, which is on his album Black Moses. Some people question who sampled Hayes first, and whether there was any form of plagiarism involved.
Although Glory Box, and Hell is Around the Corner include the same sample of Ike's Rap II, neither Portishead nor Tricky had knowledge of the other's use of the sample. Tricky's album Maxinquaye was recorded first, but Glory Box was written before Hell is Round the Corner."






Saturday, February 23, 2008

Passeggiata Museale

.. di circa 3 o 4 mesi fa...



Sabato con lo Zio Ema che vi rifila un pezzo che mi piace molto per via del testo...
Me…and you………we’re not compatible!……..What was I thinking
Up Hygh - Compatible (PTH Projects Remix) [mp3]
.Solito MySp.
.Aggiungo via BrOoOoOgo questa furbata maranzata di Mika con l'esplosiva Beth Ditto ai Brits 2008.
.Questo link divertente... BeatBoxCanina.. (via l'Architettu Mihai Munteanu il mio spacciatore di cacate rumeno)

Nel frattempo gironzolando su Fazzalibro ho visto l'ultima performance del Collettivo FreeFox,








Composto da, in ordine d'apparizione, Reto, Laurent, Lucas, Chiara, Mitsu.


un'installazione luminosa e sonora si direbbe...







dal titolo suggestivo:
"le petit tilleul au grand coeur"




Friday, February 22, 2008

Minimal

Forse non tutti sanno (ma se ne strabattono) che... io mi rivesto spesso e volentieri da Muji (una delle rare eccezione i jeans Carhartt) .. cosa ho scoperto dieci giorni fa? (e mi é stato confermato oggi..) .. che la nuova collezione é disegnata da Yohji Yamamoto.

(fonte: Muji Labo collection - a limited edition clothing range designed by Yohji Yamamoto Inc-)

FAN-fuckin'-TASTIC!!!

... per i milanesi (visto che altrove in Italia nn c'é): sbrigatevi perché non durerà tanto essendo un'edizione limitata.

AGGIORNAMENTO: Attenzione Cinefili, Cinofili, Filantropi, Licantropi e Palindromi dello Stivale, come dice giustamente"Mr Triple K" sul suo Friday Prejudice, Grosso WeekEnd (e Mese) viste le uscite in sala.... I Coen, Burton, etc etc....

Accessoriamente stase' a Parigi la 33sima cerimangia dei César.

Thursday, February 21, 2008

Volevo fare altro..

..., sia qui oggi, che in generale nella vita... o se preferite.. "da grande".
È un po' il leitmotiv della mia life... Va be', lasciamo perdere "che é meglio!" (cit.)

Dicevo... volevo parlarvi della boiata su grande schermo che mi son sparato ieri sera... Cominciamo con il titolo che non ho dato: "Nicolas Cage col parrucchino"... In pratica... ma anche in teoria, ci sta Beniamino Portali col babbo suo (Babbo Porte), l'amico geek, e quella gran figa di Diane Kruger.. che fanno un po' (tanto) i buffoni in giro per l'America e non solo (Parigi, Londra, Catanzaro)... Al limite della buffonata galattica sono riusciti a metterci dentro un paio di Breaking and Entering fuffissime a Buckingham Palace, e alla Casa Bianca nella Prateria.. Per poi finire tutti a... AMSTERDAAAAAAAAAAAM... no purtroppo no... ma al Mount Rushmore con la regina Elisabetta che legge i graffiti ... In sunto: m'é sembrato di guardare una versione sgrausa di Treasure Hunters con indovinelli plastici per bambini.... (cit.)
Nota dolente... National Treasure avrà sicuramente un terzo episodio, visto che manco troppo velatamente te lo fanno capire alla fine... Che culo!
Colgo l'occassione per rifilarvi due pezzi due dall'album "Rosé" dei BV3
uno stacchetto solito loro...
Bran Van 3000 - Da Lion [mp3]
e un pezzo zamauro paiura diretto da Montreal, Quebec... una maranzata tale che Ciki direbbe:
"quando il beat ti entra dentro, non c'è un cazzo da tenere!" (cit.)
Bran Van 3000 -Mon Real [mp3]


Wednesday, February 20, 2008

Visioni Future

Morgan Spurlock é di ritorno... con un altro documentario, dopo il grandioso Super Size Me, é il turno di Where in the world is Osama Bin Laden ? Presentato al Sundance, uscirà negli States solo il 18 Aprile... In attesa della venuta europea godiamoci lo spassosissimo trailer:




In uscita questa settimana nelle sale statunitensi il nuovo film di Michel Gondry.. Qui uscirà i primi di Marzo... quindi prossimamente un post a riguardo...

Sempre parlando di film che escono e non escono o non usciranno mai.. uno che non é uscito da queste parti e che vorrei procurarmi é Mr.Woodcock con uno scatenato Billy Bob Thornton, il trailer QuI..

Tuesday, February 19, 2008

Mi hanno detto che...

... (che) in questa foto assomiglio a Fabri Fibra.... so per certo che non voleva essere un insulto, ma certamente non lo prendo neanche come un complimento... Pur essendo molto fluida la mia conoscenza in materia (so solo che F.F. é un pirlacchione che pretende di fare del rap...) non credo dovrei andar fiero di questo accostamento.

Colgo il pretesto di questa futile constatazione per regalarvi delle prelibatezze sonore che tengo in serbo da qualche tempo....

Questo pezzo, dalle apparenze tranquille, é un corroborante di alto livello... Almeno per me... Va ad affiancare e a sostituire per un po' di tempo "Throw It All Away" degli Zero 7 (con la voce di Sia ovviamente... Di cui vi segnalo il nuovo album, aspettando che Zeno lo recensisca...) Non hanno bisogno di ulteriori presentazioni, già fatte Qui e qUi:
Belleruche - Balance [mp3]
Un'ultima precisazione: speciale dedicatio
Cheers Up.

Questa invece é un estratto da un album che non ho recensito, ma che ritengo uno dei migliori ascoltati nel 2007, pur essendo del 2006... l'album in questione é Robbers & Cowards dei Cold War Kids. E il pezzo che vi propongo non é "We Used to Vacation" e men che meno "Hang Me Up to Dry", pur essendo entrambe due canzoni di spessore, mi tengo lontato dal mainstream e vi propongo una ballad d'eccezione:
Cold War Kids - Saint John [mp3]


Monday, February 18, 2008

Quando uno non c'ha proprio nulla da fare...

succedono cose come queste..



Dopo questo inutile, ma divertente -perlomeno.. IO mi sono divertito a farlo- filmato, mi riscatto ai vostri occhi e soprattutto orecchie, miei giovani lettori (cit.) con un paio di tracks offerte:
inziamo con una cover da urlo..
Hot 8 Brass Band - Sexual Healing [mp3]
proseguiamo con un pezzo originale in cui una parte del testo é presa paro paro (che in gergo tecnico vuol dire: animale a sangue freddo che depone uova maculate) da "Your Song" Elton John (viggiuro che mi sono documentato, la discografia di Sir John mi é pressoché sconosciuta..):
El Presidente - Turn This Thing Around [mp3]


Se ne scoprono sempre delle nuove..

SEGNALAZIONE: Non ce n'è.. pochi cazzi.. Quando si trova qualcuno che sa scrivere, bisogna condividerlo... E quindi per Voi (ma soprattutto per Noi, a guisa di pense-bête) un delicato racconto del paradosso quotidiano: A Day in the Life.


Questo inizio settimana promette bene... innanzi tutto ci sta il sole, e già ha il suo perché.. Ho già incontrato due vipsss (Jack Lang in macchina e Christian Clavier a piedi) e pure questo lo interpreto come un buon segno.. ma soprattutto ho appena scoperto questi 3 passaggi sonori per la capitale transalpina... ai quali, cascasse pure il mondo, non mancherò:

19 Mars 2008. Quantic Soul Orchestra. La Maroquinerie.
7 Avril 2008. Calvin Harris. Le Trabendo.
23 Avril 2008. Fat Freddy's Drop. L'Elysée Montmartre.


Dilemma... Venerdì prossimo ci sarà un DJ-SET di Goose al ex-Triptyque (ora Paris Social Club) per 12 neuri (e la sera dopo 2 MANY DJ’S per 20 neuri..) e qualche ora prima registrano la Nuit Zébrée di Radio Nova al Point Ephémère... che devi averci l'invito per andarci... a cui parteciperanno:
Little Dragon (Peace Frog / Suè)
Little Dragon est un groupe suédois, qui oscille entre jazz, pop et electro et porté par la voix de Yukimi Nagano.
www.myspace.com/yourlittledragon
Sweet Vandals (Funkorama-Differ-ant / Es)
The Sweet Vandals, combo espagnol, est une véritable perle soul-funk dans la lignée de Sharon Jones & the Dapkings.
www.myspace.com/thesweetvandals
Jack Penate (XL / Fr)
Ce Londonien détonne par sa pop rockabilly qui rappelle la scène ska punk californienne. Sa musique est souvent comparée à celle des Clash ou de Billy Bragg.
www.myspace.com/jackpenate
Missill (Discograph / Fr)
Graphiste, graffeuse et dj, Missill mixe des sons hip-hop, dancehall, breakbeat, electro, reggae et dub.
www.myspace.com/djmissill

che fare?

Saturday, February 16, 2008

Una per oggi, l'altra per domani.

Si prospetta un radioso fine settimana, canzoni solari per rimanere in tono...

S
abato Gabriel Rios. mi verrebbe da dire franco-pugliese, invece é belga-portoricano..










Gabriel Rios -
Broad Daylight [mp3]
audio via MotelDeMoka




Domenica Beirut. Non ha certo bisogno d'introduzioni.. Anche qui ne abbiamo già parlato. Lo si sa.. Zach Condon a noi ci piace... E ci accompagnerà domattina al risveglio..

Beirut -
A Sunday Smile [mp3]
audio via Music.is.art.

That's Definitely Weird

Si lo so parlo sempre del tempo.. a scelta: o l'argomento é vacuo o é una conversazione da vecchi.. Stica... Dopo 14 giorni di fila di cielo terso.. (cfr.) ieri un nebbione fitto per tutta la giornata... e stamane.. trac.. sole di nuovo e senza una sola nuvola...

Piccola precisazione... Temperatura:

Due kikkelle due provenienti da Aurgasm
ed entrambe made in Israel....
Windy & Destiny cito Indie For BUNNIES: "La prima parola che mi viene in mente per descriverlo è “grazia”."
Windy & Destiny - In Another Day[mp3] via Aurgasm



The Apples "a funk, jazz, scratch band from israel. four horns, two D.Js, double bass, drums and MixMonster." questo é uno di quei sound che proprio piacciono a me....
The Apples - Attention![mp3] via Aurgasm
Il loro sito é uno scialo (da andarci con l'audio acceso)
...

Wednesday, February 13, 2008

Grande Schermo: Cloverfield

Come promesso ieri eccovi la mia su:
Cloverfield
Un film di Matt Reeves. Ci vogliono almeno 5 minuti per abituarsi alle riprese... Poi passa e ti fai prendere di brutto e non solo... a me per metà del film é capitato di fare come i bambini sui videogiochi (citazione bolliana, se non capite andate a leggervi questo post) per cercare di vedere meglio... Primo pensiero: si vede che c'é lo zampino Lostiano di J.J... Ultimo pensiero a fine film: il coreano The Host. A parte queste costatazioni di rito, devo dire che sono rimasto gradevolmente sorpreso da quello che prevedevo essere una cacata epocale, e invece no. Ero reticente come la merda, soprattutto per via del viral marketing più imponente della storia del cinema e dei parallelismi preoccupanti con quel famoso horror lì, che ovviamente io non ho visto per partito preso tanto quanto non ho mai visto Titanic (e me ne vanto... ma forse non dovrei).
Qualche considerazione sparsa: totalmente improbabile e al contempo tristemente verosimile vista la malsana mania dei nostri tempi in cui si filma tutto... ma proprio tutto.. Ridotto all'osso é da prendere così com'é, come un esercizio di stile, come del puro intrattenimento, come un film catastrofico senza, per fortuna, alcuna pretesa intellettuale. Per carità, i suoi limiti ce li ha, ma quando qualcuno riuscirà a fare il film perfetto, allora fatemi un fischio, che sarà la volta buona che smetto d'andare al cinema. Lasciarsi stupire (positivamente o negativamente) é la mia prerogativa principale, tutto il resto é noia, come diceva il Califfo..
Mi rendo conto di essere, in generale, un buonista del cazzo nelle mie recensioni, quindi aggiugo un paio d'annotazione abbastanza, e volutamente, cretine, ma che non ho potuto evitare di notare.. ma quanto cazzo durano le batterie della videocamera del protagonista?
Ma come cazzo ce li hanno portati in pieno centro di Manhattan dei carri armati da 68 tonnellate che al massimo vanno a 72 km/h? Erano parcheggiati al Port Authority Bus Terminal? (divertentissimo il fatto che si tratti di un modello che si chiama M1A2 Abrams... sì mi sono documentato.. perché volevo capire se era plausibile un trasporto in elicottero, visto il peso, no di certo, e la loro presenza stessa sull'isola di Manhattan qualche ora dopo l'inizio della crisi é fortemente improbabile vista la velocità di crociera e gli ingorghi varii su tunnel e ponti, per non parlare della totale assenza di un accesso via autostrada..).
Se proprio devo trovare un'altra pecca é legata alle due pubblicità, neanche tanto mascherate, presenti nel film: una nota catena di negozi cosmetici del gruppo LVMH e un'altrettanto nota marca di telefonia mobile finlandese..
Concludo con questa citazione che mi ha fatto piegare in due dalle risate:
"Pensate a Godzilla con un disturbo di deficit dell'attenzione." Anthony Lane The New Yorker

Tuesday, February 12, 2008

A proposito di campi...

Mi stavo apprestando a scrivere un post sulla mia intenzione d'andare a vedere Cloverfield stasera... sì sì proprio quello.. il film prodotto da J.J. Abrams che ha scatenato un super buzz sulla tela.. con fake mica fake e cazzi e mazzi... Con molta probalilità vi dirò la mia domani, per il momento vi rimando all'ottima analisi di Kekkoz a.k.a. Giovane Cinefilo... che ha persino la cortesia di fare una premessa anti spoiler: "Questo post, secondo me, non contiene spoiler. Ma visto che sulla questione siete tutti molto delicati, fate così: non leggetelo se non avete visto il film. Se volete un giudizio sbrigativo senza dover leggere il post, beh, è decisamente positivo."
Parlando di campi...
poi il buon Zeno mi ha passato questo link. Buona visione... Ovviamente siamo pienamente d'accordo col messaggio espresso...

Monday, February 11, 2008

Oggi 11esimo giorno di sole e cielo terso su Parigi

Non c'ho voglia di scrivere un post, ma pubblico lo stesso...

Sunday, February 10, 2008

La domenica del villaggio globale

Quest'oggi Grande Schermo + T-Shirt. Andiamo con ordine...
Juno
Un film di Jason Reitman. Tra i produttori c'é John Malkovich, il regista é quello di Thank You for Smoking, e questo film sundenciano si colloca nella fascia compresa tra Waitress e Molto incinta, di cui vi ho già parlato qui e qui, e come diceva Blago un mese fa é annunciato come "il Little Miss Sunshine del 2008".. non esageriamo... Anche se il film é ben riuscito, i dialoghi sono frizzanti e nn volgari, i costumi sono squisiti e soprattutto la colonna sonora merita parecchio, mio malgrado, devo dire che pur risultando piacevole e delicato non così straordinario come viene presentato... In ogni caso merita un'attenta visione... Giusto per citare gente che sa scrivere: "Tutte le questioni trattate (l'amore, il matrimonio, la libertà) sono sollevate e mai giudicate. Sospesa tra le ingenuità dell'adolescenza e le responsabilità dell'essere adulti, la ragazza è interpretata da una bravissima Ellen Page la cui versatilità espressiva ha qualcosa di unico. La sceneggiatura si caratterizza per un linguaggio molto vicino a quello che usano i ragazzi di oggi."

uscita nelle sale: venerdì 4 aprile 2008.

In piena illuminazione Bolliana vi presento i miei acquisti Threadless, 3 per me e 2 offerti.

Saturday, February 09, 2008

Tubo Catodico: My Name Is Earl

Ieri notte facendo zapping sono finito sulla prima e la seconda puntata di My Name Is Earl... che spasso.. Ne avevo già sentito parlare parecchio, ma nn avevo ancora avuto l'occasione di vedere il buon vecchio Jason Lee in azione... Sitcom che, come Scrubs, non ha le risate finte e già guadagna punti anche solo per questo.. frizzante e scanzonata, denota un certo livello qualitativo nella stesura dei testi e nella caratterizzazione dei personaggi. Un dettaglio non indifferente: una colonna sonora da paura! Solo qualche nome per rendervi conto di quanto pauuura é: Wings, Queen, Styx, Rush, Metallica, Thin Lizzy, The Band, Red Hot Chili Peppers, Blue Öyster Cult, Black Rebel Motorcycle Club, Buckethead, The Who, Lynyrd Skynyrd,Young MC, The Steepwater Band, Nick Drake, Eric Clapton, Guns N' Roses, Crosby, Stills, Nash, & Young, The Cardigans, Nancy Sinatra, Cyndi Lauper, AC/DC, Jet, Cat Stevens, Ted Nugent, Santana, The Dillinger Escape Plan, The Ozark Mountain Daredevils,The Doors, The Wiggles, Dire Straits, REM, Canned Heat, Bob Marley, ELO, Joni Mitchell, Los Lobos, Social Distortion,The Ramones, Beastie Boys..

Friday, February 08, 2008

Topi e topaie

Continuano le peripezie dello Stefano Lorenzo..

Il ritorno a Delhi e` pesante e per rilassarci io e Davide andiamo a berci una birra al bar dell`hotel Hyatt, un cinque stelle. Il contrasto tra la miseria della strada e il lusso del bancone di legno con le magnum di Moet & Chandon e` sconvolgente e a tratti irritante: paghiamo due baguette al bar dell`hotel 250 rupie e una birra 350 rupie, quando un indiano medio riesce a sopravvivere con 30 rupie al giorno.
Immagini di bambini sporchi e cenciosi che raccattano la merda di vacca con le mani si mischiano con quelle di eleganti e sorridenti receptionist vestite di sari color porpora e alti portieri in divisa, con tanto di bottoni e alamari d`oro, che accolgono i ricchi turisti europei e americani al suono di "Welcome, Sir" anche se sono vestiti come straccioni.
La mattina dopo, prima di dirigerci all`aereoporto per prendere l`aereo per Varanasi, io e Maria giriamo per uno dei mercati piu` belli di Delhi, dove le carote sono rosse come pomodori e l`aglio candido come neve. Ogni genere di mercanzia, ordinatamente disposta su alti scaffali, fa` bella mostra di se`: tabacco da masticare (e da sputare) mischiato a shampoo della Garnier, jeans da un euro e televisori da 100.
Devo comprare le batterie della macchina fotografica e mi dirigo a un banchetto. Pare che costino 20 rupie la coppia ma quando tiro fuori il portafoglio, il venditore, dopo aver parlato con un anziano che presumo sia il padre, in un inglese stentato mi informa che in realta` il prezzo e di 25 a coppia. Gli do i soldi ma, preso da una sorta di premonizione, infilo le pile nella macchina li` davanti a loro e mi rendo conto che sono esaurite: inizia allora una lunga discussione, in inglese da parte mia e in hindi stretto da parte loro. Io che di hindi non parlo mezza parola sono in palese difficolta` ma non mi do per vinto: e` una questione di principio. Sono perfettamente consapevole che un euro per me non e` nulla e per loro una cifra discreta, ma mi dico anche che, visto che mi fregheranno altre cento volte da qui alla fine dl viaggio, stavolta no, voglio indietro i miei soldi. Alla fine la spunto e, scuotendo la testa, nel modo tipico degli Indiani, e con uno sguardo di disapprovazione negli occhi, il vecchio mi rida` le mie 50 rupie.
L`attesa in aereoporto e` lunga e snervante, i controlli lunghi e reiterati, ma alla fine a bordo di un aereo della SpiceJet (la compagnia low cost Indiana) - qua se non ci mettono le spezie dappertutto non sono contenti - decolliamo per Varanasi. Il volo e` breve, l`aereo nuovo e confortevole, in lontananza le candide cime dell`Himalaya spuntano tra la caligine che avvolge perennemente il subcontinente indiano e poi si perdono ad est.
All`arrivo veniamo braccati subito da uno scaltro agente di viaggi che ci promette taxi e albergo senza sbattimenti: sono stanco e non ho voglia di contrattare, cosi` accetto. Ovviamente il pagamento del taxi e` anticipato e, ovviamente, una volta a bordo, il tipo ci carica due ragazze (una e` sua sorella, dice) che devono scendere al nopstro albergo. Ovviamente e` una balla, fa` solo in modo di far andare gratis due persone a carico nostro: siamo in India e la cosa e` normale, non mi metto a discutere. Dopo quasi un`ora di viaggio arriviamo all`albergo, l`hotel Sunshine...

- inciso - ho appena visto un topo sotto il mio computer che ha tirato fuori il muso, un topino di campagna grigio...

dicevo dell`hotel...a proposito di topi, una vera e propria topaia. Maria si rifiuta di dormirci e non so darle torto, cosi` chiediamo all`albergator di indicarci un albergo more fancy e finiamo allo Yoghi Gupota, in un vicoletto pieno di merda di vacca e con un vitellino legato al muro, fuori dalla porta. L`albergo e` pero` piu` bello del precedente e dotato di terrazza panoramica dove ci servono un`ottima cena a base di - tanto per cambiare - pollo in tutte le salse.
Dopo una mangiata pantagruelica si va a dormire che domani la sveglia e` fissata alle 6 per andare in barca sul fiume Gange, la Madre Ganga, a veder sorgere il sole sui ghat, le gradinate, di Varanasi, la citta` dei morti.

Wednesday, February 06, 2008

Grande Schermo: No Country for Old Men

PREMESSONA: Non lo sapevo, sono basito, ero andato a cercare le informazioni per scrupolo nozionistico e per placare il mio autismo sregolato che vuole tutti i post simili impostati nello stesso modo.. e sono inorridito... Dai, ma come cazzo stai? Non é possibile... Si direbbe "Non c'é trippa per gatti" figa che scelta idiota... va bene che il significato é quello.. però.. sembra una presa per il culo... ma chi cazzo vuoi che vada a vederlo con un titolo così? Un po' come chiamare Lost.. non so.. Perduto o meglio ancora Perso.. sì, ma fumato perso per aver anche solo pensato di tradurre 'No Country for Old Men' letteralmente in..
Non è un paese per vecchi
(No Country for Old Men)

Un film di Ethan Coen e Joel Coen. Sicuramente é anche merito del libro, però prendiamo atto del ritorno dei Coen. Lento, ma con ritmo segna il passaggio all'età adulta dei fratellini.. Fin da subito mi ha fatto pensare a Blood Simple, poi per forza di cose m'é venuto in mente Paris, Texas e quasi automaticamente ho associato certi passaggi a Into the Wild e il personaggio di Tommy Lee Jones al suo The Three Burials of Melquiades Estrada... di solito questo genere di associazioni mentali mi disturbano e distolgono la mia attenzione... Non é stato il caso questa sera.. mi sono fatto prendere dalla suspense hitchcockiana e dalla storia alle atmosfere lynchiane... nulla risulta superfluo nella modalità di racconto dei Coen, dalle inquadrature, ai gesti degli attori, dai dialoghi alle azioni dei personaggi, tutto segue una (folle) logica ineluttabile scandita dall'ottimo metronomo dei fratelli Coen, implacabili come il personaggio di Javier Bardem.

Per dovere di cronaca la critica italiana a Cannes ha accolto tiepidamente (leggi male) questo film... al contrario quella francese e gran parte di quella internazionale l'ha osannato....

uscita nelle sale: venerdì 22 febbraio 2008.

Tuesday, February 05, 2008

Circo India

Proseguono i resoconti eroici e anche erotici del Indiana Jones di Usmate Velate (per questo ed altri motivi il cambio di fotina) lo Stefano Lorenzo...

L`India non e` un paese ma un circo: per capirlo e` sufficiente percorrere qualche chilometro su una strada Indiana. Noi ne abbiamo percorsi 400 in due giorni; essendo la velocita` media di 50 all`ora, oltre a metterci un sacco di tempo hai anche modo di vedere un mucchio di cose. La strada e` la vita, tutto si consuma ai suoi bordi. Miseria, fango, sporcizia, negozi, bambini che giocano a piedi scalzi nella spazzatura, mucche che brucano non si sa cosa. Il viaggio per Agra e` lungo ma comodo, molto diverso da quelli che mi e` capitato di fare in passato, a bordo di scomodissimi autobus: qui sono su un auto, con autista e aria condizionata. Il bravo Sanjay e` miracoloso nell`evitare scontri con qualsiasi oggetto semovente; per capire com`e` fatta un`autostrada Indiana e` sufficiente pensare alla Milano-Como, senza svincoli, con mucche, persone e carretti che attraversano in continuazione, carri trainati da biclette, camion in contromano e tuctuc in corsia di sorpasso che improvvisamente svoltano dalla parte opposta a quella che uno si immagina.
Agra, finalmente. Una delle citta` piu` inquinate, sporche e caotiche del mondo, sede di alcuni monumenti fantasmagorici; tra essi la perla dell`India, il suo simbolo, il Taj Mahal, il monumento all`amore fatto costruire da un imperatore Moghul per la moglie morta. A differenza dell`altra volta non c`e` nebbia e posso godere della splendida vista della bianca cupola di marmo e dei finissimi intarsi di lapislazzuli e madreperla che, secondo il volere di Allah raffigurano solo e solamente motivi floreali e geometrici.
E` sabato e anche i turisti indiani affollano il Taj Mahal: donne con sari colorati, bambini dagli occhi grandi, scolaresche di ragazzine in uniforme (golf blu, gonna bianca svolazzante, calzino su infradito a fare una specie di piede di cammello) rendono vivo questo monumento e ne formano il contesto.
L`India, me ne rendo conto sempre di piu`, e` soprattutto la sua gente, il continuo rumore della vita che non si interrompe mai, l`impossibilita` della solitudine, i clacson suonati insistentemente, di continuo e senza motivo apparente.
Pranziamo sulla terrazza di una guesthouse e io, a differenza dei miei schifiltosi (o prudenti) compagni di viaggio che hanno preso pollo grigliato oppure nulla, io mi sono sparato un favoloso pollo mughlai (con salsa piccante) e una birra fresca.
Il pomeriggio va in fretta, visitando il Red Fort, poi cena e a letto che domani ci attende Fatepuhr Sikri, la citta` fantasma, il gioiello dell`imperatore Akbar.
Fatepuhr Sikri e` costruita su una collina, a 40 chilometri da Agra, e domenica tira un vento maledetto che solleva la polvere e fa lacrimare gli occhi. Ciononostante l`ingresso e` magico: una serie di gradoni portano al grande arco dietro al quale sta una spianata, dominata da una moschea candida con finissimi intagli in marmo che riflettono gocce di luce e scaglie di madreperla che brillano nella penombra.
Anche il resto della citta` e` suggestivo: nel silenzio di levano palazzi di arenaria rossa che non e` difficile immaginare vestiti del brusio della corte, di centinaia di concubine che si lavano nelle enormi vasche, di stallieri e cammellieri (ed elefantieri?) che curano i purosangue dell`imperatore.
Anche il primo pomeriggio scorre via e siamo sulla strada del ritorno per Delhi: altre 4 ore, passando su strette stradine in mezzo a villaggi situati al di fuori del tempo.

Tubo Catodico: Kaamelott

Ne ho parlato e riparlato... E mi diverto ogni volta come un cretino..
L'unico neo di questo format, bisogna capire molto bene il francese, ancora adesso ci sono un sacco di battute che mi sfuggono.. Ieri sera m'é capitato di rivedere questo episodio: Il Prodigio del Fachiro. Gli ultimi 20 secondi come al solito sono magnifici...
Un altro grande classico il ritorno da una missione.. Ritorno dalla Giudea. Però io vado matto per la coppia Perceval e Karadoc.. Perceval e i numeri, e il loro giochi assurdi.
Per gli anglofoni:... gettatevi su Blackadder.

Si fa presto a dire figa..

No niente.. é che volevo mettere questo titolo ad un post.. ;) Se volete sviluppate, nn mi sento in grado d'abbordare cotale argomento.
Lo so, lo so... I represent il vuoto assoluto. Eh va be' che ci vogliamo fare? Niente.. appunto.. tanto io c'ho la Carta Panna.

Monday, February 04, 2008

Rapida riflessione...

Poco fa stavo guidando sulle lungo-Senna e ho visto due stangone modellazze bionde da almeno 190cm fare il loro jogging appunto sul lungo-fiume, sul marciapiede dove ci sono i bouquinistes a livello strada (à 5/10 metri da dove é stata scattata la foto del link precedente).. Adesso, io nn ho nulla contro le bionde... però... visto che l'incontro é avvenuto in prossimità del luogo dove vado a correre anche io, una domandina me la sono posta: ma perché cristo corrono a livello strada e non a livello fiume? Solo per ciucciarsi meglio il benzene dei tubi di scappamento?
Per capirci grazie alla foto qui accanto, invece di correre sotto dove c'é la vegia che piscia il cane, correvano sopra dove passano le auto (3 corsie più il bus).

Il mio grosso grasso matrimonio indiano

Il matrimonio dista appena 30 chilometri ma il viaggio si rivela ben presto un`odissea: i lavori per la metropolitana paralizzano Delhi e la presenza di mezzi tanto differenti tra loro non favorisce il tutto. Finalmente dopo 1 ora e mezza giungiamo alla festa. Immaginate ai bordi dell`autostrada uno spazio all`aperto, meta` Disneyland e meta` Venezia, ma la Venezia delle cartoline, col ponte dei sospiri tutto illuminato da luci natalizie. Nonostante gli sposi appartengano alla casta dei bramini, i piu` ricchi e nobili, il buon gusto non e` di casa: lo sposo, un ometto rotondo e paciocco, vestito di un improbabile azzurro carta da zucchero, giunge su un carro hollywoodiano, trainato da due candidi ronzini, tutto parato a festa, preceduto da una turba di ballerine in sari sgargianti e una banda di ometti baffuti e rossovestiti che si agitano e strepitan con trombe, trombette, tamburi, nacchere e qualsiasi strumento possa fare rumore. Questa scena, gia` di per se` particolare, diventa surreale quando si nota un camion che segue il carro e funge da generatore per le mille luci colorate che addobbano il carro.

Entriamo all`interno e ci accoglie un prato preparato come fosse una fiera, con banchetti in cui viene cucinato cibo, camerieri che lo distribuiscono con quel fare cerimonioso e accondiscendente che hanno tutti i camerieri del mondo, figurarsi quelli indiani.

Per inciso, visto che il matrimonio e` tra bramini hindu, l`alcool e` vietato: trattasi quindi di un dry wedding, una palla mostruosa. Per fortuna ci sono alcuni colleghi di Davide coi quali costituiamo un gruppo di Italiani.

In fondo al prato e` stato allestito il palco per la cerimonia e ovviamente e` un concentrato di pacchianeria: luci, veli, specchietti, tutto contribuisce al cattivo gusto, ma non importa, va bene cosi`. Anche noi saliamo sul palco per la foto di rito con la sposa e i parenti, vestiti in abiti tradizionali, parliamo con la madre della sposa e le facciamo i complimenti che si fanno di solito, con la piccola differenza che si tratta di un matrimonio indiano, a 6000 chilometri da casa.

Verso mezzanotte la gente inizia a sciamare e visto quanto ci abbiamo messo all`andata decidiamo di andare anche noi, visto che domani la sveglia e` fissata per le 6 e 30 per andare ad Agra a vedere il Taj Mahal. La strada del ritorno e` perfino peggio perche` dopo mezzanotte iniziano a circolare i camion che di giorno sono banditi. Le due corsie si riempiono in fretta e diventano file di 3 o 4 macchine, i camion impazzano, bici, carretti, perfino un enorme palla che al buio sembra un elefante morto e invece si rivela un covone di fieno alto 5 metri, caricato su un trattore che si e` messo di fianco in mezzo alla strada e rallenta tutto e tutti. Inoltre gli indiani hanno la strana abitudine di fermare il camion e dormire dove gli pare, noncuranti del fatto di essere in mezzo a una strada o su un cavalcavia. La buttiamo sul ridere perche` non si puo` fare altrimenti e all`una e mezza siamo finalmente a casa. Ci aspettano poche ore di sonno e domani di nuovo in viaggio: 200 chilometri e 4 ore di viaggio per giungere ad Agra, la citta` adagiata sulle sponde del fiume Yamuna, sede di alcuni dei piu` bei monumenti indiani.

Varie ed eventuali del Lunedi

.. Sono lieto di presentarvi il nuovo blog del Dottor Marco: http://livingcb.blogspot.com/
a quanto pare un esperto di Swiffer... il che vi dice tutto e nulla...

in seguito (mannaggia al francesismo).. ho appena assistito ad un arresto da film su cui, permettetemelo, speculerò a manetta... In specula speculorum mumble... mumble...
La scena, ovviamente per come l'ho vista io: all'angolo tra Raspail e Sèvres davanti all'Hotel Lutetia un camioncino da traslochi verde smeraldo con una doppia scritta arancione: http://www.demenager.fr/ fuffissima (infatti é la prima cosa che ho controllato) bloccato lateralmente da una pattuglia di motociclisti e frontalmente da una Espace della pula e 2 veicoli civili.. un totale di circa 13 sbirri per 4 magrebini (che nn é un insulto, ma nn sono un mago quindi nn indovino le nazionalità) in manette contro la fiancata del furgone...
Ora, mi domando, per quale crimine sono stati bloccati? per quale motivo un dispiego di forze così massiccio?
Un controllo di routine é da esculdere certamente e la risposta banale é che erano semplicemente clandestini nn mi convice per nulla perché io sono complottista per natura.. Molto faziosamente non mi rimane che la mia opzione preferita: Traffico di DROGA. Quel camioncino lì era pieno zeppo di dope..

Sunday, February 03, 2008

Sunny Sunday

UPDATE... Ho rimesso a posto il link sbagliato della traccia 14 di The Heavy Sound... Grazie Paolino per la segnalazione...
Oggi secondo giorno di sole paura e cielo della madonna in quel di Paname (Parigi è nota come Paname (/panam/) nel Francese informale. cfr.)...

Visto che ieri sono riuscito (nn chiedetemi come) a slogarmi il metacarpo dell'anulare destro, oggi nn ho trovato di meglio da fare che rinnovare l'appuntamento domenicale col pallone a spicchi al playground di Cour du Maroc.

Perché se no non sarebbe living la life!


A parte il fatto che, per una volta, noi vecchietti bianchi abbiamo dato una clamorosa batosta (a ripetizione) ai giovincelli neri... passando da Châtelet ho notato un singolare cambiamento... Hanno iniziato a scartare la Tour Saint-Jacques!!!!.. Ora, da che ne ho ricordo é sempre stata imballata... e a quanto pare lo era anche negli anni '30 quando Brassaï ne scattò questa foto (ovviamente nn questa qui a dx).

Saturday, February 02, 2008

L'imperatore di Delhi

... Ospito con molto piacere i resoconti di viaggio dello Stefano Lorenzo..

L`India la senti dall`aria. Odore di polvere, di caldo, di spezie. Appena scesi dall`aereo un grigio e slabbrato corridoio ti porta dentro l`edificio che nulla ha a che fare con gli aereoporti europei. Gente vestita in maniera differente: turbanti, sari e pajamas colorati riempiono l`ambiente, cosi` come gli strani suoni liquidi di questa lingua, cosi`armonica ed infantile.

All`uscita una fiumana di gente con la faccia scura e Davide, il nostro ospite, che con la sua erre arrotata esclama "Steeee. Marrryyyy!". Forti abbracci ad un amico che non vediamo spesso e poi fuori, verso l`India, verso questo paese di oltrre un miliardo di abitanti. Ci accoglie Sanjay, l`autista, che ci accompagna lungo larghe strade alberate e larghi rondeaux verso casa di Davide, a Defence Colony, la zona ricca di questa megalopolis da 13,5 milioni di abitanti, in larga parte poveri.

Il tempo di lasciare le borse e si va a ballare, e` mezzanotte e mezza ormai, ma fa nulla. Dritti verso una discoteca di Delhi, uno di quei posti che non conosci se non sei con qualcuno che ci abita. Il posto e` kitch ma divertente: scene del kamasutra intagliate in legno sui muri, una tetta con tanto di capezzolo esce da una colonna, in pista indiani e sranieri (quasi tutti, immagino, residenti), belle ragazze, un francese gay che ci prova con Davide e noi stanchi ma felici e curiosi di vedere uno spaccato di India che e` diverso dal lerciume a cui sono abituato.

Davide e` l`imperatore del luogo, conosce tutti e quelli che non conosce fa` in modo di conoscerli, soprattutto se donne giovani e piacenti, offre da bere e alla fine da` un passaggio alla bella Martha, congolese con un bel sorriso e la pelle ambrata.

Alle due siamo a letto e la mattina dopo, nonostante la sveglia, la passiamo dormendo. Finalmente alle 3 del pomeriggio risorgiamo, una doccia e un piatto di spaghetti a casa. Casa di Davide e` enorme, una specie di piazza d`armi: 3 stanze, un salone, l`angolo-bar, 3 bagni e una scala che conduce a un enorme terrazzo che spazia su Delhi.

Alle 4 e mezza usciamo con Sanjay che ci porta verso il parlamento e l`India Gate, un arco di trionfo contornato da un parco che all`ora del tramonto si riempie di gente, venditori ambulanti di qualsiasi cosa, perfino un rickshaw-baracchino del telefono. Vendono fiori, libri illustrati, una specie di lanciarazzi che spara un`elica ad altezze abnormi, cibo di ogni genere e regalano sorrisi anche se non sai mai se sorridano perche` sono felici o perche` cercano di venderti qualcosa. L`atmosfera e` calda, tranquilla, rilassante, i colori soffusi ma, quando il sole cala, il buio scende veloce. Andiamo a prendere Davide in ufficio nell`ora di punta e il traffico e` caotico, inarrestabile, lento: mucche, camion, bus, rickshaw, carretti, tuc-tuc (come chiamano qui i motorickshaw) si combattono una quotidiana guerra che non li porta da nessuna parte eppure sono tutta la loro vita. Davide esce bello incravattato dall`ufficio, si fa` un salto a casa e poi via verso il matrimonio di una sua collega, a nord-ovest di Delhi.

...continua