Tuesday, June 30, 2009

Sono belle coscie...

Il mio lavoro del menga è al 55% una rottura di balle, al 40% noioso e per nulla interessante... poi rimane quel 5% che mi salva la vita... Detto così non si capisce molto... Andiamo di storiella che magari si capisce di più... circa un ora fa, mi sono recato proprio dietro l'Arco di Trionfo presso una cliente per un montaggio... Una volta arrivato all'indirizzo mi soffermo all'esterno per ammirare la facciata art deco dell'edificio, mentre salgo al sesto piano mi chiedo come sarà l'interno della casa, me lo chiedo sia per curiosità-deformazione professionale sia perché spesso e volentieri mi capita di vedere appartamenti della madonna in posizioni straordinarie, ma arredati malissimo con roba che trasuda vecchiume, di discutibile gusto o peggio ancora con pezzi d'Ikea a destra e a manca*...
Vengo accolto da una signora sulla 70ina galoppante, più alta di me, abbronzatissima, botulino a manetta, che ad occhio e croce deve essere stata in gioventù una donna magnifica. Dall'entrata molto sobria mi fa accedere alla sala da pranzo dove avviene il montaggio (del materiale non della vegia), mentre faccio il mio dovere conto i posti a tavola: 18 sedie... con la coda dell'occhio scorgo nel soggiorno comunicante un riconoscibilissimo** "mobile" Calder appeso al soffitto (dimensioni: 2m su circa 1,5m d'altezza), finisco il montaggio e chiedo alla dame dove vuole disporlo, e lei facendomi strada mi dice "par ici", attraverso l'immenso soggiorno passando accanto al Calder a bocca aperta e continuo in uno studio-biblioteca a doppia altezza, trovandomi di fronte ad un olio su tela 4mx1,50m circa chiaramente fatto da Joan Miró. Finisco l'installazione e partendo mi complimento con la cliente per i suoi pezzi, prima il Miró e poi il Calder accenando en passant all'eccelsa mostra su Calder al Pompidou (ne parlai qui) e una cosa tira l'altra s'inizia a chiaccherare della mostra, del Cirque Calder, dei pezzi più importati... Finché ad un certo punto io dico "Calder era veramente un artista straordinario, con una poesia tutta sua..." e la dame aggiunge "Sì, Alexander era una persona fantastica, adorabile..."

Wow! That's life folks!

* Non ho nulla contro Ikea (problematiche di montaggio a parte), anzi a casa mia metà della roba viene d'Ikea, però se puoi permetterti 200m² con vista Tour Eiffel che cazzo fai il mortaccione e ti compri i mobili dal Ikea???
** riconoscibilissimo in quanto Alexander Calder è uno dei miei artisti preferiti.

12 comments:

Kit said...

Grandissimo aneddoto. Uau. Magari è stata una sua musa ai tempi, chi lo sa?

PS: ma hai soffiato sul "mobile" x farlo spostare? io lo faccio sempre. ai musei. :-D

Nettarina said...

Che invidiaauauua!!!

Ma poi che dovevi montare?! (vecia esclusa)

Anonymous said...

dannato montatore

alisa said...

Non è che dopo il cinema ti trasformi in Lupin???

alisa said...

Non è che dopo il cinema ti trasformi in Lupin???

cru7do said...

magari la musa voleva farti diventare il suo muso, ma in ogni caso ti ha fatto svoltare il pomeriggio ;-)

Anonymous said...

bello il "mobile calder"
ciao
z

Nettarina said...

ma insomma che hai montato?!

Alfio Garozzo said...

io monto "12 - 40"
o volendo ben vedere monto tout ce qui bouge capre comprese... ;)

poco importa ciò che monto, non è il punto...
almeno credo... (by the way bella per la rima!) e per lo meno non voleva essere il punto focale.

Lupin (ma III) tutta la vita!!!
confrontare:
Io

Lui

fabio said...

Che fiagata :)

bretek

Anonymous said...

bel racconto kkkio era un saccco che non passavo x tuo blogggg troppppo :) fatta matura scientifico di varese calci nel culo ma passsati tutttttti grazie e di brutto all'esterna prof.ssa tajana ma te progetti monti??? e ttto? ma xe cosi spesso piscina xe siinvekkia????
ciao lu

Anonymous said...

UAU. Sei un pazzo col mitra!
Cioè.. Sei un tizio strano e serio, cool direi. Complimenti!
Bel blog ;)
FonzY