Ieri, dopo setttimane di torpore, finalmente una domenica cultural-chic, prima pranzo lungo il canale al Point Ephémère, e poi per ben digerire un giro al 104.
Il Punto Effimero o .FMR é un centro di dinamiche artistiche per scultori, musicisti, ballerini e scenografi, situato dentro un vecchio deposito di materiali edili, nei suoi 1400 m² ospita 4 atelier artistici, 1 atelier di fabbricazione, 1 studio danza, 5 sale prove, 1 sala per concerti, 1 spazio espositivo ed un bar-ristorante, l'atmosfera, per capirci, é quella di un centro sociale ben organizzato e al limite del fighetto e la programmazione musicale spazia tra l'indie e l'elettronica (qualche nome: My Brightest Diamond, Fuck Buttons, Cut Copy, Of Montreal, CSS, Fleet Foxes, Port O'Brien, Noah and the Whale...) il costo dei concerti raramente supera i 12/15 neuri.
Il CentoQuattro é il nuovissimo spazio polifunzionale di creazione e produzione artistica del comune di Parigi, accoglie atelier d'impresa, mostre d'arte, concerti ed eventi. In quello che fu l'obitorio cittadino, che veniva simpaticamente chiamato 'L'officina del lutto', nel 1905 lavoravano all'incirca 1400 persone, nei frigo, nella zona di preparazione dei trapassati, nella scuderia con i cavalli per il trasporto fino al cimitero, sperduto in un quartiere fino a poco tempo fa discretamente malfamato (lo stesso del .FMR e della Villette ndr.) è frutto della tenace volontà politica di creare un nuovo tempio della cultura artistica e delle arti plastiche.
Per il momento non c'è granchè, ma nei suoi 39mila m² saranno accolti ogni anno in residenza 200 artisti "di tutte le origini, di ogni arte, di ogni cultura" per un totale di 18 atelier, 5000 visitatori sono contenibili nello stesso momento; 100 milioni di euro di lavori svolti in due anni, un costo annuo di 12 milioni di euro di cui 8 a carico del Comune e 4 da trovare presso sponsor, case di couture, imprese che vogliano accogliere qui clienti e dipendenti in congresso. Per esempio in occasione dei concerti, come quello d'innaugurazione e gratuito di Tricky, in occasione di grandi feste post sfilate di moda o ancora di spettacoli che richiedano uno spazio più grande di quello dei 200 o 400 posti delle sale multifunzionali costruite nella hall centrale. Per tre o cinque euro il pubblico potrà accedere agli ateliers degli artisti anche quando questi saranno al lavoro. Dei negozi, una libreria, un'edicola con la stampa di tutti i paesi del mondo, un bar e un ristorante saranno aperti nei prossimi mesi, come anche una "casa dei piccoli", un luogo in cui saranno accolti e iniziati all'arte, i bambini da 0 a 5 anni.
Informazioni e testo scoppiazzate da un articolo per L'Espesso di Giacomo Leso.
Il CentoQuattro é il nuovissimo spazio polifunzionale di creazione e produzione artistica del comune di Parigi, accoglie atelier d'impresa, mostre d'arte, concerti ed eventi. In quello che fu l'obitorio cittadino, che veniva simpaticamente chiamato 'L'officina del lutto', nel 1905 lavoravano all'incirca 1400 persone, nei frigo, nella zona di preparazione dei trapassati, nella scuderia con i cavalli per il trasporto fino al cimitero, sperduto in un quartiere fino a poco tempo fa discretamente malfamato (lo stesso del .FMR e della Villette ndr.) è frutto della tenace volontà politica di creare un nuovo tempio della cultura artistica e delle arti plastiche.
Per il momento non c'è granchè, ma nei suoi 39mila m² saranno accolti ogni anno in residenza 200 artisti "di tutte le origini, di ogni arte, di ogni cultura" per un totale di 18 atelier, 5000 visitatori sono contenibili nello stesso momento; 100 milioni di euro di lavori svolti in due anni, un costo annuo di 12 milioni di euro di cui 8 a carico del Comune e 4 da trovare presso sponsor, case di couture, imprese che vogliano accogliere qui clienti e dipendenti in congresso. Per esempio in occasione dei concerti, come quello d'innaugurazione e gratuito di Tricky, in occasione di grandi feste post sfilate di moda o ancora di spettacoli che richiedano uno spazio più grande di quello dei 200 o 400 posti delle sale multifunzionali costruite nella hall centrale. Per tre o cinque euro il pubblico potrà accedere agli ateliers degli artisti anche quando questi saranno al lavoro. Dei negozi, una libreria, un'edicola con la stampa di tutti i paesi del mondo, un bar e un ristorante saranno aperti nei prossimi mesi, come anche una "casa dei piccoli", un luogo in cui saranno accolti e iniziati all'arte, i bambini da 0 a 5 anni.
Informazioni e testo scoppiazzate da un articolo per L'Espesso di Giacomo Leso.
14 comments:
Fa sempre piacere essere scopiazzati... ;-) Grazie, quanto meno, della citazione. Un saluto.
http://leso.blogautore.espresso.repubblica.it/
imparato molto
molto intiresno, grazie
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
good start
imparato molto
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
La ringrazio per Blog intiresny
imparato molto
leggere l'intero blog, pretty good
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Perche non:)
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