Questa qui é una amica intima di Brugo, e visto che lui é magnanimo, ma non magnaccia, mi ha concesso l'onore e l'onere di farvela conoscere con la sola condizione di specificare chiaramente il suo nome: Climene (nome verocfr.) Capezzolona detta anche Capucchiella. Ora, non sono totalmente convinto che Capezzolona sia il suo vero cognome, forse é un nome d'arte che ha scelto quando ha iniziato la sua attività professionale... non pensate male, fa la tapezziera.foto via BMO.
sono quasi tentato di mutare il titolo della rubrichezzaa blonde that I'd kill for in once again the Panther Law. Se leggete attentamente fra le righe del post precedente, ad un certo punto, vi ho piazzato l'intero album. Se siete rapidi e c'avete culo ve la cattate se no sticazzi.
L'immagine non c'azzecca 'na fava, ma la trovavo spettacolare... (image viaLP).
In teoria in questo post avrei voluto e dovuto raccontarvi del concerto di ieri sera (cfr.), ma non lo farò (see come no) o per lo meno qualora lo facessi (e lo farò) sarà semplicemente in maniera tangenziale e fornendovi informazioni totalmente inutili e superflue (insomma come al solito)... Perché? Ma perché Alice Russell l'ho già vista un botto di volte, con la stessa fantastica formazione, e perché già mi ripeto parecchio senza volerlo, se poi però lo faccio pure di proposito si rasenta la patologia... Allora che vi racconto? Vi dico già che persino gli apripista li avevo già visti in concerto... Dinner At The Thompson's. Vi dico inoltre che il pubblico era fuffa andante, talmente fuffa da lasciare che quello stronzo del sottoscrittolo - arrivato per altro all'ultimo secondo-, s'infilasse in seconda fila come appunto l'ultimo degli stronzi. Che ha alternato pezzi nuovi a pezzi vecchi, che c'ha piazzato un paio di cover, che tastiere, basso, batteria e violino erano vestiti di bianco immacolato, TM Juke mezzo in bianco e mezzo in nero e Alice in vestito nero... Preferisco a questo punto riportarvi paro paro con traduzione al seguito l'sms ricevuto ieri della mia compare che ha visto lo stesso concerto la sera prima a Londra.
C'était énorme pas très dansant mais criant et super avec un public qui comprends ce que Alice dit!!! Génial et une ovation jamais vu, excellent.. Elle a fait toutes mes préférés et celles sur les quelles on dansait au salon.
È stato spropositato non molto ballerino ma gridante e super con un pubblico che capisce quello che Alice dice (NdR: i francesi non capiscono una sega d'inglese)!!! Geniale, un'ovazione mai vista, eccelso... Ha fatto tutte le mie preferite (NdR: sottoscrivo) e quelle che ballavamo in soggiorno (NdR: sì il salone del 52 Monge si trasforma spesso e volentieri in un mini-dancefloor per pochi eletti).
Visto e considerato che non sono ancora riuscito a scovare nessuna foto o video né del concerto @ Scala in London né @ Trabendo in Paris. Vi piazzo questo singolare video un po' backstaggiante fatto dagli svitati di TheParkMusic:
* ai Fuochi Amichevoli piace proprio Lykke Li (cfr.) CURIOSITà: "Minor Swing" dei Belleruche ovviamenteé una rivisitazionedi Minor Swing di Django Reinhardt, ma lo stesso swing é anche campionato in QUESTO PEZZO ( Zack de la Rocha, KRS-ONE & The Last Emperor "C.I.A. -Criminals In Action-").
Innauguriamo quest'oggi un appuntamento poco fisso, ma parecchio fesso. Una rubrichezza di quelle che piacciono a Noi. A blonde that I'd kill for is*... Diane Kruger**.
*io sottoscrittolo non é che sia questo grande culTORO delle bionde... ** all'anagrafe Diane Heidkrüger.
Innaugurate questa settimana, ed entrambe sponsorizzate dal città di Parigi, la prima in un luogo dal percorso alquanto singolare, l'altra... anche (é sull'acqua...).
Itinéraires. Mostra fotografica di Pierre de Vallombreuse a la Maison des Métallos, 19 nov - 17 déc. All'origine ci producevano strumenti musicali, negli anni '30 viene acquistata dal sindacato metallurgico, e nel 2000 é la città di Parigi che la compra per trasformarla in spazio artistico/culturale; é stata innaugurata nella sua versione definitiva circa un anno fa... Ne parlo qui quest'oggi perché presenta l'interessante lavoro di Pierre de Vallombreuse, già conosciuto per il suo lavoro sui Popoli, accompagnato -idealmente e non- dai testi dello scrittore Joseph Kessel e dalle domande dell'antropologo Claude Lévi-Strauss... Farò un giro e poi vi saprò dire la mia...
Questa piacerà particolarmente al mio brother e a Ste...
La goletta polare Tara é sul bordo della Senna accanto al ponte Alexandre III.... Dopo 507 giorni passati in spedizione scientifica nel mare Glaciale Artico. La missione Tara Damocles -durata dal Settembre 2006 al Gennaio 2008- fa parte del programma europeo Damocles (Developping Arctic Modelling and Observing Capabillities for Long-term Environmental Studies) che raggruppa 45 laboratori (10 paesi eurepei più USA e Russia) intorno al tema della macchina climatica. Sponsorizzata tra le altre cose da Agnès b. e dall'Onu (in questo ordine ih ih).
Due dischi moooolto funky SOUL inzaid... una specie di bomba musicale costituita dalle Ringo Girls .
Iniziamo con l'atipico album d'esordio -a più pezzi- di Janelle Monáe"Metropolis : The Chase Suite". (é previsto un full length album in January 2009).
Come dice giustamente GuiGui, questa donnina é un alieno di Kansas City... In un pugno di traccie ci propone una commistione di stili e suoni che lascia senza parole dal primissimo ascolto... Prodotto dalla sua eticchetta Wondaland Arts Society e dalla Bad Boy Records di Sean "Diddy" Combs, l'influsso è chiaramente OutKastiano (aveva già cantato un paio di pezzi in Idlewild). All'ascolto, per esempio di Many Moons, i pensieri vanno a Gwen Stefani, alla Nelly Furtado degli albori, a Bahamadia. Per carità niente di nuovo sotto il solo, eccezion fatta per la sua energia... ;) Questa magrolina abbronzata con un taglio di capelli improponibile, che i flattop di Grace Jones, Dominique Wilkins e Will Smith erano niente in confronto, ci fa sperare in bene... per il momento vi butto lì due pezzoni che spaccano la merda (cit.)
Lato perfida Albione POCHI CAZZI, devo dire che per ora l'ho ascoltato alquanto rapidamente, ma tutti gli indizi sono lì, un nuovo capitolo si apre per Alice Russell con "Pot Of Gold": è oramai produttrice di se stessa, questo album che esce dalla sua Little Poppet Records è scritto e prodotto a 4 mani insieme a TM Juke; fatto all'antica, o più tradizionalmente in quanto TM Juke ha registrato simultaneamente l'insieme dei musicisti in condizioni live. Per il momento non mi pronuncio più di tanto e vi lascio con due pezzi, il primo dei due che mi pare dovrebbe essere il single/pezzo faro, e l'altro che forse è la più bella cover che ci sia in circolazione di "Crazy" dei Gnarls Barkley, negli ultimi due/tre anni la offriva al suo pubblico come ultimo pezzo del bis, alternato ad un altra gran bella cover che ha fatto insieme a Nostalgia 77 (trattasi di "Seven Nation Army").
non so per quale cazzo di motivo ma una volta caricati su Zutubbe, la qualità di 'sti video è sempre più cacosa e pixelata, senza parlare del contenuto.
maledetto me che il casco della vergogna (cit. tomiolana) devo mettermelo da domani che l'aggancio del mio è andato ammmale e devo sostituirlo.
nelle prossime settimane un sacco di concerti in vista, alcuni più o meno già visti o completi, non so che fare e che scegliere... un aiutino????
this week: oggi ci sarebbe quella figa di Micky Green a L'Olympia... giovedì i Girls in Hawaiial Bataclan e Noah and the Whale a La Maroquinerie. sabato questo Fujiya & Miyagia La Maroquinerie. domenica Death Cab for Cutie al Bataclan. next week: Martedì 25 Camilleallo Zenith, Mercury Rev al Élysée Montmartre e Dirty Pretty Things al Bataclan. giovedì Alice Russell (è appena uscito il nuovo album-ne parleremo prossimamente insieme ad altri nuovi progetti made in UK e non solo-) al Trabendo. sabato Cold War Kids al Bataclan. domenica Razorlight al Bataclan e Tricky al Élysée Montmartre.
in Dicembre: TV on the Radiocompleto al Bataclan e la stessa sera Gonzales con Mocky, Socalled, Katie Moore a L'Olympia. il 3 dic, Mark Lanegan & Isobel Campbell al Trabendo. il 9 dic, Nouvelle Vague al Théâtre de l'Alhambra e Lykke Li al Trabendo. il 10 dic, The Notwist sempre al Trabendo. lunedì 15 dic, Gotan Project a L'Olympia. (carissimo) il 16 dic, Gogol Bordello al Bataclan. mercoledì 17 dic, delirio totale con Soulwaxmas à La Locomotive 2 Many DJ's, Justice, Tiga, Soulwax, Goose, Surkin, Das Pop, Birdy Nam Nam
e mi fermo qui... per fortuna che dopo ci sono le vacanze...
... direste mai che si tratta di un concerto reggae? (parlo dei primi 30 secondi).... Nota: io ve l'avevo detto che la qualità suono-video era altamente pacco.
parlando di reggae... una segnalazione che viene dall'amico Taupeman, un mixtape di reggae/dancehall straight from Genève. Fate girare ragazzuoli...
QUI il pezzone d'apertura mega progressive... e QUI il delirio della presentazione del gruppo e il fatto che un party inizia sempre in the kitchen...
... sono scomparso per un paio di giorni... solo per tornare a Voi con unconcerto! Il primo in 3 mesi, ero in manca di brutto... e questo qui lo aspettavo con impazienza da Aprile (ultimo concerto loro che ho visto); ci sono andato contro tutti i conigli possibili, dopo una sessione di fisioterapia da lacrime, col bastone, la febbre a 40 (febbre alta o magic mushrooms ad un concerto vi gggiuro che l'effetto é lo stesso...), e ovviamente una fazza deformata al 50% che al confronto elephant man sembra la reginetta d'un concorso di bellezza.
Fat Freddy's Drop + Madcon @ Zenith Paris
Sì vabbe direte voi, ancora ce la meni con 'sti qui... Eh sì, che poi di solito le mie fisse vi garbano... (vedi Beirut, Moriarty o Sporto Kantes).
Risolviamo rapidamente (si fa per dire) il capitolo apripista... Madcon (abbreviazione per Mad Conspiracy), hip hop band norvegese, che quando la vedi sul palco ti viene de ridere, dietro il gruppo (chitarra, basso, tastiera, batteria e DJ): biondissimi, altissimi, e vichinghissimi, davanti i due MC's: Tshawe Baqwa (Kapricon) e Yosef Wolde-Mariam (Critical) abbronzatissimi e con treccine e treccione! (Giusto per dovere di cronaca: Kapricon è nato in Germania da genitori sudafricani, ma è cresciuto a Tveita, vicino Oslo. Critical invece è norvegese di nascita ma di origine etiope e eritrea.) Si tratta di quelli di Beggin, che ovviamente hanno fatto per ultima facendo saltare circa 3mila persone... Tutto sommato divertenti,musicalmente dire quasi senza arte né parte, in meno di un'ora fanno di tutto dallo swing al jazz, passando per la samba, del tropical, del simil funk e della lounge; livello flow si sarebbe detto un tiepido mix tra Black Eyed Pease Eminem. Certi pezzi più metallosi "suonano tanto come" The Roots e alcuni sapori latini "fanno tanto" De La Soul... Dai passiamo ad altro...
Io, come molti altri raffinati melomaniradical chic, sono ancora in attesa dell'uscita di BIG BW, il nuovo album dei Fat Freddy's Drop, speravo di trovarlo in anteprima ieri sera al banco merchandising e invece nisba, mi toccherà attendere come tutti... In compenso però, pur trattandosi del 4 concerto dei FFD in 3 anni, é stato ancora una volta un concerto diverso... 1 ora e 55 minuti di concerto (io mi stupisco sempre) per un totale di soli 11 pezzi (10 min e mezzo circa in media per canzone) di cui 6 nuovi pezzoni!!! E gli altri 5 pezzi tutti brani minori del precedente album, che sono stati comunque accolti dai circa 3000 spettatori con una serie di boati di gioia... Il posto -lo Zenith-, come già detto in questa sede ed altrove, a me fa un po' cacare il cazzo, é troppo grosso e spesso non c'é l'atmosfera, ma come l'ultima volta in occasione dei Portishead l'atmosfera c'era eccome!!! Un pubblico vivace, presente e reattivo... Nota di colore, o forse sarebbe il caso di dire nota d'odore, c'era fin dall'inizio una spessa cappa di fumo in tutta la sala, e non quel fumo da Bar Sport e neanche del volgare ciocco-maruego, ma la nobile signorina mary... A dir il vero me l'aspettavo, ma ho trovato molto divertente che gli omoni della security se ne strabattessero pienamente le balle, e che nella sala completamente scura si vedessero belli grandi i 4 pannelli luminosi rossi che riportano la scritta DEFENSE DE FUMER! Mai parole migliori furono spese per descriverli che questa recensione kiwi:
From the underground to the higher-ground, Fat Freddy’s Drop is the South Pacific soul monster doing it for the love of music. No two Freddy’s gigs are ever the same as the superheavyweight collective jam their distinctive hi-tek soul music; a genre defying fusion of roots, reggae, jazz, soul, dance, electronic & funk with a twist of R ‘n’ B, rock, country and off the hook dance moves from the horn section.
Che poi in realtà, avrei pure due o tre video mezzi mixati, di durata improponibile, ma soprattutto di scadente qualità video (ero a km di distanza in quanto infermo febbrile, per di più nel buio più totale) e -a tratti- scadente qualità sonora... Aspetto i soliti 2/3 giorni canonici e qualche d'uno dei 3000 presenti al concerto la sbatterà pure una videata su youtubbbe. Dai vi lascio con l'ultimo video ufficiale di Pull the Catch e una chicchella che ho scovato, alquanto vecchiotta (2005), però ottima preggianzia, ci sono pure dentro dei pulotti e qualche fichella nostrana... Dalla Puglia with love....
Colgo l'occasione, in questa grigia mattina di Novembre, per illuminarvi e rallegrarvi con una novità piena d'energia e decisamente happy mood... Mi arriva, udite udite, direttamente dal loro produttore, amico di amici, Soul Driven Cadillac, al secolo Johann Brient e come dice lui, si tratta della "amazing worldwideLo-Fi Band: Galaxy Birthday, worldwide in quanto c'é dentro del norvegese, parigino e newyorkese, il pezzo si chiama ROLLERCOASTER: non ho, ovviamente, l'emmepitre, però ho il video... Check out this video: ROLLERCOASTER
Il loro MySp. Fate girare che meritano!!! Non si sa mai che ne esca qualcosa di buono!
Obama is the first African-American to be elected President of the United States, and was also the first African-American to be nominated for President by a major U.S. political party.
Per il momento, al di là del momento storico che stiamo vivendo, non so cosa comporti l'elezione di Obama, staremo a vedere, per quanto mi riguarda sono contento del risultato e del cambiamento... poi però, come ho sempre sostenuto, la differenza tra i due candidati (negli States) é spesso labile, vedremo se accontenterà più o meno le lobby che l'hanno sostenuto, ma soprattutto se avverrà un cambiamento. Viva l'euforia, bella d'entusiasmo, ma nel frattempo, avranno pure eletto un PRESIDENTE afroamericano, però il referendum ha bocciato le nozze gay. Come direbbero i cinesi: "one step at a time". Che poi, se dovessimo dar retta a quello che dice lui: "In questo Paese nulla è impossibile" (sì, tranne le nozze gay... ;D). Rimanendo nel fenomeno sociale, dando uno scorcio allo Status Updates di FB noto con piacere tra i miei conoscenti le seguenti frasette: Tiziois all things are possible!, Caio cheers Obama, Sempronio just wanna say YESSSSSSSSS.... we can !!!, Mevio is happy something has changed in the USA!, Filano non ci credo ancorae Calpurnio is...yes, we can. Ma la migliore frasettaé di Ciki: Obama says: download the SubliminalPop's podcast for a change.
Non chiedetemi come, ma nel bel mezzo della registrazione s'è perso tutto il pezzo centrale dove si parlava di caccia alla figa, ristoranti nel parco e SOPRATUTTO delle panthères de Chine anche chiamate panthère de l'Amour... Sbagliato sarebbe tradurre il nome francese con Pantera della Cina o cinese, in quanto si tratta del leopardo dell'Amur, la più rara sottospecie di leopardo del mondo e forse il più raro felino al mondo, con stime che indicano 35 esemplari rimanenti in natura.
Ieri, dopo setttimane di torpore, finalmente una domenicacultural-chic, prima pranzo lungo il canale al Point Ephémère, e poi per ben digerire un giro al 104.
Il Punto Effimero o .FMR é un centro di dinamiche artistiche per scultori, musicisti, ballerini e scenografi, situato dentro un vecchio deposito di materiali edili, nei suoi 1400 m² ospita 4 atelier artistici, 1 atelier di fabbricazione, 1 studio danza, 5 sale prove, 1 sala per concerti, 1 spazio espositivo ed un bar-ristorante, l'atmosfera, per capirci, é quella di un centro sociale ben organizzato e al limite del fighetto e la programmazione musicale spazia tra l'indie e l'elettronica (qualche nome: My Brightest Diamond, Fuck Buttons, Cut Copy, Of Montreal, CSS, Fleet Foxes, Port O'Brien, Noah and the Whale...) il costo dei concerti raramente supera i 12/15 neuri.
Il CentoQuattro é il nuovissimo spazio polifunzionale di creazione e produzione artistica del comune di Parigi, accoglie atelier d'impresa, mostre d'arte, concerti ed eventi. In quello che fu l'obitorio cittadino, che veniva simpaticamente chiamato 'L'officina del lutto', nel 1905 lavoravano all'incirca 1400 persone, nei frigo, nella zona di preparazione dei trapassati, nella scuderia con i cavalli per il trasporto fino al cimitero, sperduto in un quartiere fino a poco tempo fa discretamente malfamato (lo stesso del .FMR e della Villette ndr.) è frutto della tenace volontà politica di creare un nuovo tempio della cultura artistica e delle arti plastiche. Per il momento non c'è granchè, ma nei suoi 39mila m² saranno accolti ogni anno in residenza 200 artisti "di tutte le origini, di ogni arte, di ogni cultura" per un totale di 18 atelier, 5000 visitatori sono contenibili nello stesso momento; 100 milioni di euro di lavori svolti in due anni, un costo annuo di 12 milioni di euro di cui 8 a carico del Comune e 4 da trovare presso sponsor, case di couture, imprese che vogliano accogliere qui clienti e dipendenti in congresso. Per esempio in occasione dei concerti, come quello d'innaugurazione e gratuito di Tricky, in occasione di grandi feste post sfilate di moda o ancora di spettacoli che richiedano uno spazio più grande di quello dei 200 o 400 posti delle sale multifunzionali costruite nella hall centrale. Per tre o cinque euro il pubblico potrà accedere agli ateliers degli artisti anche quando questi saranno al lavoro. Dei negozi, una libreria, un'edicola con la stampa di tutti i paesi del mondo, un bar e un ristorante saranno aperti nei prossimi mesi, come anche una "casa dei piccoli", un luogo in cui saranno accolti e iniziati all'arte, i bambini da 0 a 5 anni. Informazioni e testo scoppiazzate da un articolo per L'Espesso di Giacomo Leso.
3 dischi 3, che trovo alquanto validi, tutti alla loro maniera... Poi però questa rimane la mia opinione personale, e a quanto si dice in giro non é il caso per tutti e tre... Ma andiamo con ordine.
Visto che il buon Zenotrepida, ve ne parlo oggi... In realtà vi avevo proposto un'assaggio di tutti e tre dentro Energy Boost.
Caravane Palace. È finalmente uscito il 20 Ottobre l'oponimo album, tra il jazz manouche et electro alla francese (il french touch per intenderci), avete presente Django Reinhardt? e Vitalic ce l'avete presente? Ecco metteteli insieme e avrete questa versione maranza delle Triplettes de Belleville. All'origine erano in 3: contrabbasso, chitarra e violino poi via MySp hanno trovato una simpatica e sensuale voce (formatasi come clarinettista classica e cantante lirica), poi hanno aggiunto un clarinettista jazz e un dj e sono partiti per un anno e mezzo di tourné; per altro sul palco sono molti di più: sax, piano, 2 chitarre extra, una ballerina di tip tap e un uomo tutto fare... Piccolo dettaglio che, a chi -come il sottoscritto- ancora compra i cidì, non passa inosservato il packagingspacca la merda (cit.): cartonato, e già ci piace, ma non solo, il cd vero é proprio é presentato come un vinile, nero (da entrambi i lati), coi solchi e contenuto nella busta bianca col buco al centro. Per finire una divertente sovrapposizione: Christopher Walken che balla su Jolie Coquine. Giudizio sintetico: Capolavoro, da inserire nella categoria masterpiece. Caravane Palace -La Caravane Caravane Palace-Dragons Nuovo (si fa per dire, uscito a fine Agosto) disco di uno dei miei cocchetti: N.o.W. Nightmares on Wax - "thought so... ". Lo dico fin da subito, io ho un'affezione particolare per N.o.W. Nel caso non sappiate chi sia, si tratta di DJ EASE (Experimental Sample Expert) al secolo George Evelyn. Quest'ultimo album é stato concepito durante il viaggio dalla natia Leeds verso le Baleari, e in parte registrato durante questo trasloco... Funziona effettivamente come un viaggio, ci si accorge come le sonorità cambino nell'arco di 10 traccie... Molto curato e pulito, forse anche troppo meticolosamente cesellato, a tratti rilassante e pacifico più del dovuto. Chiaro, non siamo ai livelli di Carboot Soul o di Smokers Delight, ma risulta come al solito piacevole, da ascoltare sprofondati in poltrona con un bel blunt di Jack Herer o magari di Purple Haze, ideale per una cena tra amici, ma soprattutto per una scopatina con quella tipella nuova che non sai ancora che musica le piaccia. Giudizio sintetico: Corretto, direi quasi onesto.
Ed infine un duo che certa gentemaltratta, mentre il sottoscritto li stima ed ammira non solo per la musica che fanno, ma anche per il loro engagement social. Thievery Corporation-Radio Retaliation. Rob Garza e Eric Hilton sono di ritorno, con un quinto album alquanto particolare... definirlo politicosarebbe poca cosa, installati nel core del potere a stelle e striscie (the District), hanno già dato prova (in precedenti album quali The Cosmic Game e Richest Man in Babylon) della loro volontà di trasmettere un messaggio politico (cfr. "Amerimacka" e "Revolution Solution"). Questa volta vanno oltre, l'intero album é una sorta di manifesto. Dalla copertina alle guests ( tra cui grossi calibri sia musicalmente che politicamente parlando, dal nigeriano Femi Kuti, al brasiliano Seu Jorge, o l'indiana Anoushka Shankar), passando per il packaging: cartonato in kraft riciclato e libretto a mo' di doppio poster su carta riciclata. Qui di seguito riporto le parole di Garza nel comunicato stampa all'uscita del disco:
"Radio Retaliation is definitely a more overt political statement ... There’s no excuse for not speaking out at this point, with the suspension of habeas corpus, outsourced torture, illegal wars of aggression, fuel, food, and economic crises. It’s hard to close your eyes and sleep while the world is burning around you. If you are an artist, this is the most essential time to speak up."
A parte il messaggio politico-sociale, a 3 anni dall'ultimo e meno incisivo dei loro album, io lo trovo un gran bel lavoro, come al solito l'ho comprato a scatola chiusa; a questo giro é ancor più presente il concetto di musica globale, incontro e fusione di culture diverse. Un viaggio ricco di poesia attraverso un album eterogeneo ed estremamente curato. Non so come mai, ma ho avuto echi di reazioni alquanto tiepide, non so da dove arrivino, perché quello che ho letto fin'ora sulla stampa specializzata é alquanto generoso e pieno di complimenti. Giudizio sintetico: Organico, I would sayloungey, multicultural.
Su segnalazione del sempre valido e sgamterrimo Cru7do:
"il nuovo "singolaccio tamarro con campionamento di un vecchio pezzo soul/blues (sperando che la gggente si sia scordata del 1998)": the hard road degli hilltop hoods, ovvero come affrontare il freddo con il piglio di un tamarro suburbano del downunder.. "