Allora, da dove cominciare? ... Tralasciamo il fatto che Giovedì sera ho perso il treno, arrivo alla mezza in questo posto non lontanto da Parigi, ma comunque
in culo ai lupi, è proprio il caso di dirlo perchè nel bosco tutto intorno ci sono svariate trappole per lupi.
In partenza ero titubante e pauroso d'andare incontro ad un matrimonio
pacco. Diciamo che non è stato dei più
fortunati, ma devo dire che, magrado quel che mi è capitato, mi sono comunque divertito... Il matrimonio si svolgeva in
questo squisito castello rinascimentale con annesso parco, precedenti costruzioni medievali, piccionaia, e roseto. Tra le altre
facilities una piscina scoperta. Dei 60 invitati io sono stato il solo
intrepido ad avventurarmi per una nuotata prima della cerimonia, l'acqua era a 8°, non ci sono rimasto molto... :D Me la ricorderò non solo per la temperatura, ma anche perchè sarà l'ultima per qualche tempo... poi capirete perchè...
Dopo la cerimonia, di per sè già parecchio coreografica, vista la cornice del castello e la scelta di farla all'aperto dentro il roseto con tanto di cantate lirica per gli intramezzi, arriva il vero colpo di scena... un
elicottero s'avvicina e getta centinaia e centinaia di petati di rose ... melensa o meno, ci si rimane comunque sul culo... ma non era ancora finita, durante l'aperitivo uno spettacolo
simil medievale con cavalli e figure di
dressage, falconieri con un botto di rapaci, a metà cena fuochi d'artificio, il dolce e il cafè sempre coi fuochi d'artificio, pista da ballo con open bar pasticcini e frutta nel bel mezzo del Salone centrale. Non contenti
Irish Cofee davanti ad un enorme fuoco alle 3 del mattino... Verso le 5 quando rimanevano all'incirca 6 o 7 persone, il vostro fedele servitore, soddisfatto della sua nuotata mattutina e sorpreso della inabituale tenuta delle sue ginocchia, si cimenta come gli altri presenti nel salto delle braci, hop hop è fatta...
No scusa sei stato troppo veloce non son riuscito a fare la foto, puoi rifarlo... ERRORE... Al secondo passaggio le mie gambe cedono, casco con la schiena in parte sulle braci e l
a mia caviglia si piega in due come se fosse un polso,
solo che non lo è.
La mattina dopo fatti bagagli e saluti vengo gentilmente riaccompagnato in macchina a Parigi. Col la
gamba sospesa a mezz'aria sostenuta da una sciarpa legata dietro al mio collo al poggia-testa del sedile. Arrivato al pronto soccorso del
solito ospedale, vengo immediatamente registrato con una rapidità sospetta... infatti mi lasciano buoni 40 minuti su di un lettino accanto ad un vecchio agonizzante... Arriva un medico, dice il mio nome e chiede se sono io, glielo confermo, si gira e se ne va... mezz'ora dopo un tipo in verde mi
preleva e mi porta qualche corridoio più in là in radiografia, sbattacchiando più volte il lettino, l'unico in tutto il reparto privo di una paratia, ovviamente quella dal lato della
caviglia-zampogna... Vengo lasciato lì un buon quarto d'ora e nel frattempo un tipo sulla cinquantina, perfettamente sano a mio parere, inizia a
fare la conversazione. Una di quelle conversazioni che
già sai che il tipo è gay, ma di quelli con famiglia, figli e lo sguardo da perverso bavoso, e tu stai lì, sdraiato e gli rispondi che non si sa mai che gli vengano strane idee... Poi arriva il mio turno... E quella coglionazza delle lastre mi fa mettere in tutte le posizioni più dolorose e non è paziente per nulla... vengo rimesso in corridoio, la coglionazza mi sbatte una bustona sul petto e spinge al punto d'origine con l'aiuto di uno che sembrava
il matto che ci sta alla fine di Identity. Passa altro tempo e il primo medico riviene e mi dice:
non è rotta, può camminare. Ma come posso camminare? Ma hai visto la zampogna o no? Mi fa un male cane... Torna qualche minuto dopo e in meno di 30 secondi mi dice che
devo farmi fare delle punture sottocutanee in pancia di anticoagulanti, prendere le pastiglie, fare due analisi del sangue in settimana, mettere un accrocchio alla caviglia per 6 settimane e trovare delle stampelle perchè lui non ne ha... Vengo ufficialmente dimesso, dopo
5 ore, una radiografia e
nessuna oscultazione, nessuno dico nessuno ha oscultato il mio trauma, non è stato neache tolto il bendaggio artigianale fatto da me... Dopo essere rimasto allibito per dieci buoni minuti ho passato una mezz'ora a chiedere a chiunque se ci fossero un paio di stampelle per poter almeno arrivare ad un taxi... Niente di niente... Scoraggiato saltellando su di un piede attraverso tutto il Pronto Soccorso, all'entrata non riescono a chiamarmi un taxi "
perchè c'è la technoparade".
?!?!?!? Va be', esco e sempre saltellando attraverso uno dei più grossi complessi ospedalieri della capitale... Per fortuna all'uscita c'è una fermata di taxi... vuota... sarà mica "
perchè c'è la technoparade" ?
;D . Aspetto... finalmente un taxi mi nota, mi faccio portare alla farmacia e mi procuro lo stretto necessario, ovviamente metà dei medicinali prescritti sono stati tolti dal commercio si cercano delle alternative, difficoltà supplementare al fatto che già debba spararmi delle punture
by myself (se c'è una cosa che mi da più fastidio del sangue sono le siringhe), l'iniezione contiene una dose doppia rispetto al dovuto e non presenta una scala graduata...
Per mia enorme fortuna prima di scassarmi la caviglia, avevo preso appuntamento da uno specialista per fare vedere le mie ginocchia.
Stamattina mi presento alla clinica privata dove avevo appuntamento, arrivo un quarto d'ora prima per potermi registrare, 5 minuti dopo ho già fatto il necessario e persino già pagato la consultazione, aspetto il mio turno, il dottore mi riceve, si legge la lettera della mia dottoressa, guarda le radiografie delle mie ginocchia, mi osculta la caviglia e mi prescrive delle altre radiografie più specifiche per le ginocchia e delle lastre da fare subito per verificare che non sia rotta visto che l'edema si presenta male. Vado al reparto radiologia, pago il mio ticket e una tipa mi prende in cosengna mi fa le lastre, durante mi da persino un cuscino per la testa. Dieci minuti dopo un radiologo mi viene a vedere e mi consegna i risultati e le le lastre, ritorno dal medico, aspetto che finisca un paio di consultazioni e poi mi riceve di nuovo. Guarda le lastre conferma la diagnosi per la caviglia, ma dice che non posso camminare e che nel caso non ci riesca ancora una volta finiti gli anticoagulanti di rivedere la mia dottoressa per prolungare il trattamento. Con le lastre delle ginocchia conferma la sua ipotesi, ho le
rotule basse, la tendinite è dovuta a questo. Per quanto riguarda il ginocchio destro però suppone ci sia anche una lesione al menisco interno e per questo ha bisogno di una risonanza magnetica. Esco e all'entrata mi chiamano un taxi.
Dopo
2 ore e mezza sono di nuovo a casa, magari non ne so molto di più, ma almeno non ho l'impressione di essere stato abbandonato al mio destino. Non ce n'è, è una triste verità,
il privato funziona meglio del pubblico.