Saturday, April 26, 2008

Fat Freddy's Drop @ Elysée-Montmartre Paris

Lo so, a volte mi fisso, però a mia discolpa bisogna dire che precedentemente non vi ho deluso con le mie fisse musicali... Beirut, Moriarty, The Heavy, Belleruche... Oggi é il turno dei FFD. Il loro sito (che é proprio bellino). Non so se a voi capiti spesso d'andare a dei concerti che durino più di due ore... A me no, e quando capita apprezzo fino all'ultimo... é il caso del concerto di Mercoledì scorso all' Elysée-Montmartre, erano secoli che non c'andavo, ci sono ritornato per il mio terzo concerto in 3 anni del fantastico collettivo kiwi dei Fat Freddy's Drop.

Effettivamente un po' titubante lo ero, solito fantastico album, però avevo paura dell'effetto ripetitivo; poi mi son detto "naaaaaaa loro sono dei grandi" e non mi sbagliavo, loro danno pochissimi concerti, ma questo non é esclude il fatto che siano una vera tour band, che sperimenta e prova nuove versioni. Non come quelli che prima vanno in studio a registrare e poi girano col loro nuovo album e non ti suonano neanche una canzone vecchia perché "insomma stiamo facendo la promozione al nuovo disco". Di pezzi ne fanno parecchi e lunghissimi, alcuni che sfiorano i 20 min... (é il caso di This Room ), volutamente a Parigi (non é stato il caso a Lisbona due giorni prima), dove passano relativamente spesso, i loro 3 pezzi più famosi non li hanno fatti. In compenso però ci deliziano con la nuova "Pull The Catch", che mi suonava già familiare avendo sentito una rough version l'anno scorso al Garance Festival -qui un secondo video del nuovo pezzo-. E non solo, ce ne servono altre 4 o 5 nuove, ma non saprei dirvi il titolo... poi suonano un po' di tutto, un po' come la loro musica, che pur avendo un'impronta reggae, scivola rapidamente nel jazz, nella soul, nel dub, nell'electro, con a volte picchi ska, mentre spesso e volentieri fanno del trip hop dell'emisfero astrale, fino a al divertentissimo degenero semi maranza parecchio disco-house. E come faceva notare un blogger francese, é la prima volta che vedo un gruppo che fa dei pezzi dalle sonorità reggae, senza bassista. Vi assicuro che però i bassi ci stanno eccome!!!
Il solito Hopepa (al secolo Joe Lindsay) scatenatissimo col trombone e senza... che io trovo sia il sosia di Philip Seymour Hoffman ...

Per non parlare di tutto il resto, il pubblico per esempio... Si capisce subito che non é un tipico pubblico reggae, a prima vista sempra tiepido, bastano due pezzi ben assestati per riscaldarlo... La temperatura sale esponenzialmente e alla fine ci si ritrova tutti sudati a gridare come matti, per fortuna che ce stanno li giovini che c'hanno er fiato...
Riescono pure a fare il loro giochino con la sezione fiati. Quello del "who's that knocking on my door, who's ringing on my bell" che a me fa sempre impressione... Se non lo conoscete, cazzi vostri perché non si può spiegare così, bisogna vederlo.
E per finire: Something cookin' in the kitchen tonight!

In attesa del loro nuovo album, previsto per fine anno e de loro prossimo passaggio su Parigi, già stabilito , il 12 Novembre 2008 allo Zenith (purtroppo).

1 comments:

Anonymous said...

OT non trovo la tua mail, solo per dirti che quello di spoilerin' non sono io. ciao! grazie del commento.