Parliamo di storia, vi va?
Correva la fine del 1941, a Parigi. Cinque liceali -tra i 14 e i 19- decidono, sotto l'impulso del loro professore di storia, di "partire in guerra" contro l'occupante. La banda é composta da un intellettuale dai genitori assenti, un orfano per il quale la Resistenza é il mezzo per uscire da una triste esistenza, un figlio di papà che si rifiuta di essere rinchiuso in una gabbia dorata, uno studente la cui madre si é suicidata per sfuggere all'umiliazione dell'Occupazione e il figlio di un poliziotto che cerca di stupire suo padre. Iniziano col volantinaggio d'appello alla resistenza, ma ben presto passano alla lotta armata con una serie d'attentati a ufficiali tedeschi, due di loro sono costretti fin da subito alla clandestinità. Gli sbirri del purtroppo famoso René Bousquet, capo della polizia francese, non ci mettono molto a chiudere il cerchio. Fatti prigionieri uno dopo l'altro, sono consegnati ai Tedeschi in quanto "terroristi" e vengono fucilati l'8 Febbraio del 1943. Il loro professore verrà giustiziato nel Giugno del 1944.
A titolo postumo, i cinque martiri del liceo Buffon saranno decorato con la Légion d'honneur, Croix de guerre e con la médaille de la Résistance. Prima dell'esecuzione, hanno scritto delle lettere alla famiglia, molto belle e straordinariamente semplici, che potete leggere qui.
Jean Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoit, Pierre Grelot e Lucien Legros avevano messi insieme 91 anni.
Wednesday, October 24, 2007
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