Mi é stato fatto leggere un eccellente pezzo apparso sul Courrier International. Non ho voglia di tradurvelo in italiano né dal francese né dall'inglese, non per pigrizia, ma per esigenze di spazio bloggabile... Ve lo ripropongo tale e quale é stato pubblicato dall'autore, Ebrahim Nabavi, su Rooz la webzine degli Iraniani in esilio. QUI.
P.S. Chi avesse problemi con l'inglese, spero vivamente non ce ne siano da queste parti*.. non si preoccupi é veramente scritto facile... e vale la pena investirsi in questa lettura da 2 minuti. *Eccezion fatta per mio fratello Teo, che é una bestia in lingue, ma é giustificato -per ora- dalla giovine età.
P.S. Chi avesse problemi con l'inglese, spero vivamente non ce ne siano da queste parti*.. non si preoccupi é veramente scritto facile... e vale la pena investirsi in questa lettura da 2 minuti. *Eccezion fatta per mio fratello Teo, che é una bestia in lingue, ma é giustificato -per ora- dalla giovine età.